TRA STORIA E LEGGENDA: LE FOCACCE DI SAN ROCCO DI ZERLI (di Massimiliano Cassinelli, Ottobre 2018)
La preparazione delle “Focacce di San Rocco”, di tradizione ultra secolare, si rinnova ogni anno in occasione della festa in onore del Santo, presso l’Oratorio che sorge sopra la collina di Zerli, in Valgraveglia.
Il giorno della festa è fissato tradizionalmente per la Domenica successiva al 15 Agosto, festa di N.S. Assunta, e la preparazione delle Focacce avviene il Giovedì, quando i membri della Confraternita insieme ai parrocchiani si riuniscono per iniziare i preparativi.
La “Focaccia di San Rocco” ricorda il pane simbolo del Santo che, curando gli appestati, si ammalò a sua volta e, riparato in una grotta, venne sfamato dal suo cane il quale, ogni giorno, provvedeva a procurasi una pagnotta dalle abitazioni circostanti.
La preparazione avviene in un antico locale adiacente all’Oratorio, chiamato appunto locale “delle Focacce”, ove si trova un forno a legna che ne permette la cottura.
La pasta, composta unicamente di farina e acqua, non lievitata, viene pressata in un antico stampo ligneo, il quale riporta in fronte l’immagine di San Rocco e sul retro la croce dei Cavalieri di Malta.
La leggenda narra, infatti, che un Cavaliere dell’Ordine, passando per queste terre, non riuscisse più a proseguire il cammino a causa del suo cavallo che, a terra, non voleva saperne di rialzarsi.
Chiamando in soccorso tutti i santi, in ultimo invocò San Rocco e il cavallo ripartì. In segno di ringraziamento, il Cavaliere fece costruire l’Oratorio di San Rocco che lo aveva aiutato.
Le “Focacce di San Rocco”, benedette il giorno prima della festa, vengono distribuite ai fedeli in cambio di una piccola offerta a sostentamento dell’Oratorio.