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Archeologia Industriale

Dall'impianto di trattamento Sink & Float di Piandifieno agli antichi forni per la produzione della calce, dal villaggio dei minatori di Gambatesa all'antica laveria del Foppo, alla centrale idroelettrica sul Rio Novelli: un passato industriale da riscoprire e conservare.

 

L'impianto di arricchimento Sink & Float di Piandifieno

Nonostante la val Graveglia sia terra conosciuta per il suo paesaggio rurale e le attività agricole e pastorali sono comunque diffuse importanti testimonianze di un passato industriale che sul nostro territorio ha lasciato il segno, soprattutto in ambito minerario; tra questi, oltre alla nota miniera di Gambatesa che ha mantenuto le strumentazioni ed i macchinari grazie alla sua musealizzazione nei primi anni del 2000, non si può non menzionare l'impianto di Piandifieno, sede della frantumazione ed arricchimento del minerale di manganese proveniente dai diversi siti della valle.

A differenza di altri manufatti andati irrimediabilmente persi quali il nastro trasportatore-passerella che dava accesso al sito minerario di Monte Bossea, venduto come ferrovecchio e conseguentemente smantellato, l'impianto Sink & Float di Piandifieno è stato salvato per un soffio dalla vendita (e conseguentemente ammodernamento/alterazione che la nuova proprietà avrebbe avviato), con l'apposizione del vincolo come bene culturale nel 2015.

L'impianto costa di due aree principali: una prima, dedicata allo scarico del minerale ed alla sua progressiva frantumazione sino alla pezzatura richiesta per "l'arricchimento" e una seconda in cui avvengono i processi legati proprio a quest'ultimo.

In costruzione....